mercoledì 29 settembre 2010

Angeli e dintorni



Ho sempre pensato che gli angeli fossero un'invenzione, come le fate e gli gnomi delle favole.
Disturbavano la mia intelligenza, non la mia fede, perchè non riuscivo a comprendere quale fosse la loro reale funzione nei nostri confronti.
L'"Angelo di Dio", quindi, se aveva senso recitarlo , quando ero piccola, oggi non più.
Altrimenti mi sembrerebbe fare un torto allo Spirito Santo che Gesù ci ha lasciato, una volta finita la sua missione.
Mentre questa mattina mi si riproponeva il dilemma di tutti gli anni, in occasione della festa dei SS Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele e, a distanza ravvicinata, come se non bastasse, quella degli Angeli Custodi, il 2 ottobre, un'idea mi ha fulminato.
Se esistono gli angeli cattivi con a capo Satana, della cui esistenza non ho mai dubitato, perchè non credere che esistono i buoni, quelli rimasti fedeli al Signore?
Il fine ultimo della creazione è l'uomo impastato di terra e animato dal soffio divino.
Che Dio non abbia creato gli angeli in previsione di una nostra inadeguatezza a combattere con degli spiriti puri,come sono le forze del male?
Lo Spirito Santo di per se basterebbe a sgominarli; ma fin quando siamo su questa terra, dobbiamo fare i conti con i nostri limiti, perchè se il nostro contenitore non è completamente vuoto fa fatica ad entrare o se il vetro è appannato o sporco la luce non filtra.
La luce di Dio viene riflessa, invece, in modo perfetto sugli angeli che vivono al suo cospetto, che a loro volta la dirigono sui nostri più accaniti avversari, mandandoli in fumo, come accade con gli specchi ustori, usati da Archimede.
Così oggi a Giovanni ho parlato degli angeli e della storia di Archimede passato alla storia per le sue geniali invenzioni.
Il pomeriggio è finito guardando un film di Walt Disney sul geniale e pasticcione Archimede Pitagorico, eroe dei cartoni animati.