venerdì 5 ottobre 2012

Vangelo e bambini


VANGELO (Mt 11,20-24)
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:
«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

Guai a te! ho detto a Giovanni, mentre lo vedevo avventurarsi sui gradini della scala, inavvertitamente lasciata vicina al basso muro del terrazzo.
Nella foga, ieri, di sottrarre alla furia degli elementi le nostre cose, ce n'eravamo dimenticati.
Guai a te se non scendi! ho urlato più forte, visto che non mi stava a sentire.
Guai a te se ci provi di nuovo! gli ho ripetuto con aria minacciosa , dopo che ero riuscita per puro miracolo ad afferrarlo, prima che si sfracellasse, cadendo di sotto.
Mi sono calmata solo quando l'ho stretto tra le mie braccia, ringraziando il Signore perchè, attraverso i piccoli che mi ha affidato, mi fa capire il vangelo, che in questi ultimi giorni non è tenero per niente per chi disubbidisce.

I guai sono quelli che ci vengono dal voler fare di testa nostra, dal rifiuto ad ascoltare chi ci vuole bene.
Dio non c'entra con tutti i guai che ci portano alla morte.