Oggi mi sono chiesta se non ho ecceduto nel catechizzare Giovanni, il mio nipotino di 6 anni.
Poichè la fede
mi ha portato a guardare sempre più quello che gratuitamente il Signore
mi dona ogni giorno e che prima davo per scontato, ho pensato che, nella
trasmissione della fede, la prima preghiera che si deve insegnare
comincia con un grazie.
Quale occasione
migliore, per cominciare, a ridosso di Natale, con tutto quel ben di
Dio che Gesù Bambino gli aveva portato, nonostante la sua condotta un
po' troppo birichina?
"Per cosa vogliamo ringraziare Gesù?" gli ho chiesto a bruciapelo, davanti alla pappa fumante pronta per lui.
Aveva poco più di due anni.
"Per le patate!" ha risposto prontamente.
"E poi?"ho incalzato io.
E lui, dopo una rapida ispezione a ciò che aveva davanti:" Per i colori!"
"E io lo voglio ringraziare perchè tu sei qui con me" Mi è sembrato doveroso aggiungere.
" Allora io lo voglio ringraziare per papà, che mi è venuto a prendere all'asilo e per il sole!"ha concluso.
Da quel giorno è
diventato un gioco ma anche una necessità cercare ragioni di gioia
nelle tante contrarietà quotidiane che accomunano grandi e piccini.
Ma lo stupore è
stato grande quando lo abbiamo sentito, qualche giorno fa, consolare il
cuginetto che da poco aveva perso la mamma.
"Ringrazia Dio che hai un padre!", gli ha detto .