giovedì 31 marzo 2011

Lo sguardo



Giovanni oggi mi ha raccontato il sogno che ha fatto stanotte, non senza una certa titubanza, visto che il protagonista, Dio, non ci faceva una gran bella figura.
L'ho rassicurato dicendogli che non siamo colpevoli dei sogni che facciamo e che dai sogni c'è sempre qualcosa da imparare.
Così si è fatto coraggio e mi ha mostrato i segreti del suo cuore.


In principio Dio se ne infischiava degli uomini che vivevano sulla terra,
Se dicevano una bestemmia nei suoi confronti a lui non interessava niente, se due litigavano si girava dall'altra parte perché era tutto occupato a fare quello che gli piaceva e neanche si spostava se uno picchiava un'altra persona,
Insomma, sulla terra c'era un grande putiferio.
Un giorno un angelo andò da lui e gli disse: “Ma che stai facendo? Non ti importa di tutte le cose brutte che accadono sulla terra? Che gli uomini si uccidano e muoiano? Non ti importa che ti offendano continuamente?”
Dio rispose: “Non devi occupartene, perché gli uomini sono un branco di scemi!”
L'angelo se ne andò mortificato, però poi pensò come fare per poter far cambiare idea a Dio.
Pensò che se avesse attaccato dei fili ad ogni uomo e li avesse collegati a Lui, forse sarebbe cambiato qualcosa.
E così fece.

Ogni volta che uno bestemmiava, litigava, picchiava, uccideva qualcun altro, a Dio arrivava una grossa scossa elettrica.
Da quel giorno Dio non ebbe più pace.
Non poteva più disinteressarsi del mondo, non poteva più fare il comodo suo, ma non sapeva come fare perché i fili erano invisibili e lui non conosceva il motivo per cui ogni volta che accadevano cose brutte sulla terra, gli veniva una scossa.

Un giorno un bambino si ammalò gravemente e poi morì,
Salì in cielo e arrivò dritto in paradiso.
Il piccolo vedendo Dio triste gli chiese il motivo.
Dio gli raccontò quello che stava succedendo e gli disse che non sapeva come porre rimedio a quella situazione.
Il bambino, che era di animo semplice, buono e gentile, ma soprattutto era saggio,  vide quello che non si vedeva: i fili invisibili che univano gli uomini a Dio.
Andò a prendere un paio di forbici e di notte, senza farsene accorgere, li tagliò.
Al mattino Dio era bello e riposato ed era anche felice perché era la prima notte che dormiva.
Il bambino gli si presentò davanti al letto e gli disse : “ Vedi come stai bene adesso? Io ho tagliato i fili che ti collegavano con gli uomini.
Però non puoi più continuare a fare la vita di prima.
Ti consiglio adesso di scendere nella nuvola più bassa del paradiso e di guardare con i tuoi occhi di falco il mondo e di vigilare su di esso.
Ti basterà fare questo perché gli uomini smettano di essere cattivi e, rassicurati dal tuo sguardo, imparino a fare i buoni".


Tutte le ricerche psicologiche dicono che i bambini si fanno l'immagine di Dio sul modello del loro papà.
Bisogna che questa sera faccia leggere il racconto a mio figlio.

martedì 22 marzo 2011

Via Londra


 
Ieri, mentre accompagnavo Giovanni dal dentista, lui, come al solito accende il navigatore e cerca di digitare l'indirizzo del luogo dove siamo diretti.
Ma il mio navigatore è un po' birichino, perchè, se è molto chiaro ed esplicito a mostrarti quale via stai percorrendo non lo è altrettanto, anzi sui inceppa, si chiude, se gli vuoi dare la destinazione.
Dopo vari e inutili tentativi di Giovanni per scrivere “ via Londra”( è lì che dovevamo andare ) lo fermo e gli dico:
“ E' inutile che ti affanni, tanto sono io che guido e la strada la conosco. Tu fidati, anche perchè ciò di cui abbiamo bisogno non è tanto sapere dove dobbiamo andare, quanto dove ci troviamo. Proviamo a vedere quante cose impariamo durante il viaggio.”
Alla fine Giovanni aveva imparato i nomi di tutte le strade che abbiamo percorso per arrivare in quella via che era fuori dal nostro comune di residenza.
Perciò il navigatore non funzionava.
Ieri pomeriggio attraverso un bambino, il Signore mi ha insegnato qualcosa di più sulla funzione degli strumenti che ci mette a disposizione per arrivare alla meta.


lunedì 21 marzo 2011

Restauri


Emanuele questa mattina non è andato a scuola perchè influenzato.
I muratori, che stanno ristrutturando la facciata esterna della casa, hanno attirato la sua attenzione.
Li avevamo si può dire in casa, visto che i balconi circondano l'appartamento e i lavori sono concentrati sulle pareti della stanza da letto.
“ Stanno aggiustando la casa” gli ho detto.“Adesso la rompono, ma poi la rifanno più bella e la pitturano tutta uguale , com'era quando il nonno l'ha costruita”
“Quando pittureranno la casa io sarò grande” mi ha risposto.
Mi ha letto nel pensiero il piccolo fringuello, consapevole dei tempi biblici per portare l'opera a compimento.
"I bambini sono lungimiranti", ho pensato.
“ Ma tu sei già grande!" gli ho detto per rassicurare me più che lui.,“sei cresciuto come Giovanni!”
Giovanni è il suo idolo, il suo punto di riferimento,  che gli dà i bacini  solo prima di andare a letto, però. Quattro anni di differenza sono ancora tanti perchè abbiano gli stessi interessi.
“Hai ragione nonna, sono cresciuto:gli sono arrivato al cuore!”
“Questa sì che è una bella notizia!”, ho esclamato. Solo quando i loro cuori si toccheranno, la casa sarà  più bella.

 

sabato 19 marzo 2011

Il Papà di tutti i papà

 
Oggi festa di tutti i papà non posso non pensare a Chi ci ha creati, al "Papà di tutti i papà", come lo chiama Giovanni.
E fargli gli auguri con le parole che ci ha insegnato Gesù, il nostro Fratello maggiore.
 
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo Nome,
venga il tuo Regno,
sia fatta la tua Volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.


 

P.S. La seconda parte è un pò interessata, ma Lui capisce.