Per questa Pasqua volevamo comprare ai bambini un pallone morbido e non tanto grande, che permettesse loro di giocare in casa, senza fare grossi danni e sfogarsi un poco.
Lo volevamo aggiungere ai capi di vestiario che avrebbero fatto felici più i genitori che loro, visto l'andazzo che hanno preso ( Il papà è alto due metri a porta 48 di scarpe).
Naturalmente non sarebbe mancato un piccolo uovo, simbolo della festa che andavamo a celebrare.
Ma se è stata un impresa cercare il pallone di cui sopra, ancora più rocambolesco è stato cercare le uova che man mano le compravamo, finivamo per regalarle ai piccoli di cui ci eravamo dimenticati.
Così ci siamo ritrovati alle 20 della vigilia a comprare le ultime due uova di piccole dimensioni avanzate nel negozio vicino casa.
La sorpresa è quella che Emanuele esibisce contento.
Del resto non era ciò di cui avevamo bisogno?