“Papà…
Ma tu perché la domenica vai a sparare agli uccellini?”
La
domanda viene posta a bruciapelo dal vostro bambino, solitamente il
lunedì sera, mentre siete a cena col resto della famiglia, dopo una
giornata di lavoro durata una dozzina d’ore.
Sul
momento, restate col cucchiaio in bocca e quasi la minestra vi va di
traverso! Poi, con aria tranquilla e “come se nulla fosse”,
rispondete:
“Perché
papà, sin da quando aveva la tua età, accompagnava il nonno a
caccia… e si divertiva tanto.”
“Io
non ci vengo a caccia con te perché non mi piace che spari agli
uccellini...”
“Si,
tesoro…Ho capito. Ma, difatti, non ti ci ho mai portato con me; te
l’ho soltanto proposto e tu hai sempre detto di no. Per me và bene
anche così.”
“E
poi gli uccellini cotti nel padellino mi fanno senso…”
“Sì…
Ma difatti per te la mamma ha cucinato una bella bistecchina con le
patatine fritte… Comunque vado a caccia perché mi piace stare a
contatto con la natura la mattina presto; l’alba al limitare del
bosco; il respiro che si condensa nell’aria umida in quelle fredde
mattine di novembre; il lavoro dei cani nelle spinaie per stanare il
selvatico; l’attesa che passi qualcosa stando rintanato dentro al
capanno…”
“Ma
tutte queste cose che dici te non le puoi andare a fare senza fucile
e senza sparare a nessuno?”
“Non
è la stessa cosa, Chicco! Per fare una passeggiata nella macchia
manca la passione che ti infonde il tenere quel “pezzo di ferro”
in mano… Pare quasi che sia lui a portare te e non il contrario.
Poi, l’attenzione ad ogni fruscio, ad ogni più piccolo rumore…
Il campanello del cane che si ferma e tu non lo senti più…
Capisci?”
“No…”
“Beh,
non fa niente! Magari capirai quando sarai più grande… E chissà,
forse un giorno mi chiederai tu di venire a caccia con me…”
“Per
ora no… Poi, non credo proprio!”
“Sì,
sì… va bene.
Dicevo
così, tanto per dire.”
“Comunque
gli uccelli stanno scomparendo… per colpa dei cacciatori!”
“Ma
no, tesoro! Non è solo colpa loro! C’è l’inquinamento
ambientale, la bonifica degli habitat naturali dove i selvatici
trovavano rifugio, la variazione delle rotte di migrazione per
l’aumento della temperatura terrestre, l’effetto-serra, la
meccanizzazione dell’agricoltura, i diserbanti, i pesticidi, i
veleni usati indiscriminatamente nei campi…”.
La
cena è andata in malora, l’appetito è passato: siete nell’angolo,
boccheggiate!
Il
bimbo vi guarda fisso e forse ha capito… Poi fa: “La maestra ha
detto che sei un assassino…” (Fonte Web)
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