Giovanni(6
anni) ed Emanuele (2 anni), per farsi perdonare la vivacità con cui si
erano messi d'impegno a demolire il presepe che stavamo faticosamente
costruendo e tornare a collaborare (!!!), si sono presentati alla porta
con un foglio nascosto dietro la schiena.
"Prima di vederlo, ci devi dare un abbraccio", ha detto Giovanni, parlando per tutti e due.
Non me lo sono fatto ripetere due volte, tanta era la curiosità di vedere cosa avevano escogitato le adorabili canaglie.
Il primo a porgermi il foglio su cui aveva fatto un disegno, è stato, non c'è bisogno di dirlo, il grande, che ha provveduto a spiegarmelo.
"L'angelo sei tu, nonna, e la fiamma(non la candela) è Dio."
"E tu dove sei?" gli ho chiesto.
"Io sono la scritta."
Emanuele,da
parte sua, sull'esempio del fratello, forte del mio abbraccio e di un
simile avvocato, con questo scarabocchio-capolavoro, ha cercato di
riappacificarsi con me.
Quello che conta sono le intenzioni, non il disegno, mi sono detta.
Nessun commento:
Posta un commento